Annamaria Ferrari

BIOGRAFIA e CURRICULUM

Anna Maria Ferrari vive e lavora a Piacenza .Già pittrice conosciuta, ha in seguito scoperto la passione per la scultura. «Mi sento “doppia” -confida I’artista- non riuscirei a rinunciare a nessuno di questi due momenti». La figura femminile è la protagonista indiscussa delle sue opere: giovani donne aggraziate, colte in momenti della vita quotidiana, in piedi, o sedute con posa leggiadra su una seggiola. Non figure statiche, ma donne vive, colte con tocco naturale ed immediato. Due i colori dominanti: il rosa della terracotta con la quale sono realizzati i corpi, e il bianco del caolino, usato per le sottovesti. «In questo modo – spiega I’artista- riesco ad ottenerne un risultato più naturale, evitando di ricorrere ad una colorazione esterna».

 

VIDEO

La materia racconta Annamaria Ferrari

https://youtu.be/xXq3Mh3fKoc

Terre e bronzi di Annamaria Ferrari

https://youtu.be/FfZapUdovg4

 

MOSTRE

1983:   Galleria D’Arte “La Meridiana” Personale

1984/1994:   Ferriere (Pc)

1991:   Galleria Meridiana – Piacenza

1993:  Castello di Corano – Borgonovo (Pc)

1995:  Amici Dell’Arte – Piacenza

1996:  Galleria Portici – Bobbio (Pc)

1997:  Galleria Portici – Bobbio (Pc).  Castell’Arquato (Pc). Biblioteca di Pianello – Pianello (Pc)

1998:  Cavedio dell’Abbazia di San Colombano – Bobbio (Pc).      Galleria Civerchio – Crema (Cr). Cantine Val Tidone – Borgonovo (Pc). Galleria Crystal Palace – Brescia. Rocca di Pianello – Pianello (Pc). Circolo Lucchini – Castel San Giovanni (Pc)

1999:   Amici dell’Arte – Piacenza. Nibbiano (Pc). Borgonovo (Pc). Castell’Arquato (Pc).  Ferriere (Pc).  Biblioteca di Bressana Bottarone (Pv)

2000:  Comune di Ferriere (Pc).  Ferriere (Pc).  Circolo Culturale S. Andrea – Parma.   Associazione Amici dell’Arte – Piacenza

2001:  Associazione Artisti Cremonesi – Palazzo Grasselli (Cr).  Antica Calzoleria di Andrea – Ferriere (Pc)

2002:  Antica Calzoleria di Andrea – Ferriere (Pc).  Comune di Rivergaro

2003:  Salone Castello Anguissola di Travo (Pc).        Comune di Rivergaro.  Genius Loci – Piacenza

2004:  Associazione Amici dell’Arte – Piacenza.  Foyer del Teatro G. Verdi – Fiorenzuola D’Arda (Pc).   U.P.A Collettiva  Studio C – Piacenza

2005: “Spazio Arte” Castello di Castell’Arquato (Pc)

2008/2010:  ADFA “Momenti in Terra…cotta”

2011:  BAF Bibiena Personale di Pittura e Scultura.  Caffe Grande Esposizione sculture e dipinti

2012: Studio C Piacenza “Intorno e dintorni”

2015: Officina Dell’Arte Piacenza “La materia racconta”

2016: Studio C Piacenza “Luce e Materia”

2017: Studio C Piacenza “Maestri del contemporaneo”

OPERE

CONTATTI

 e-mail:  p.civardi@alice.it

 e-mail:  annamaria.ferrari45@gmail.com

cell:  +39-334.5674371

RECENSIONI

Ferdinando Arisi

“Anna Maria Ferrari crede nell’uomo e nelle cose che lo circondano; capisce la perfezione matematico-filosofica del punto e della linea, ma sa che i buchi e i tagli li ha già proposti, e con fortuna, Lucio Fontana, al termine d’una carriera che gli aveva dato qualche soddisfazione malgrado i dispiaceri per la mancata commissione di una porta del Duomo di Milano. Crede, come ci credo io, che sia vero quanto raccontò un amico di Fontana, il noto scrittore Piero Chiara: “Quando Fontana vide correre i critici a guardare i buchi e i tagli che aveva fatto in alcuni cartoni e li sentì elucubrare intorno a quei suoi gesti d’ira contro la sfortuna che lo perseguitava, si accorse di aver scoperto un tesoro. Da allora continuò a far buchi e tagli sghignazzando sui critici e sulla sorte balorda che lo aveva negletto quando era un artista serio per favorirlo quando s’era messo a beffeggiare il pubblico. ..; si divertiva a vedersi interpretato come un ‘ultima propaggine del vitalismo, un simbolo liberatorio e, addirittura, iniziatico….”; gli inventori di teorie estetiche finirono per trovare in lui anche una “misura di realismo “. La Ferrari crede nel miracolo delle sue mani; non s’accontenta del ritratto (e con i tempi che corrono sarebbe già gran cosa), ma racconta con i colori e con la creta. Sono giovani donne in movimento le sue creature, in qualche caso a formare gruppo; ricordo un giovane e una ragazza accovacciati uno accanto all’altra, vicine le teste, anzi le tempie, così da sentirne il tepore e le pulsazioni, sereni i volti in un tenue sorriso di contemplazione. Mi hanno sempre meravigliato i panneggi stropicciati realizzati con il caolino (bianco, sul rosato naturale della terracotta), d’un naturale che sembra miracolo, intorno a corpi senza peccato ma non senza desideri.”

(Ferdinando Arisi)