Franco Curvo
BIOGRAFIA e CURRICULUM
Franco Curvo è nato a Vercelli il 23/02/1956.
E’ laureato in matematica (Pisa 1980) e ha svolto per 37 anni la propria attività professionale in un settore attinente all’informatica. La sua impostazione logico / tecnica non gli ha impedito di diventare un appassionato di arte, con una certa predilezione per quella contemporanea e in special modo per quella surreale e metafisica. Questo interesse si è nel tempo sviluppato e potenziato al punto da far nascere in lui l’esigenza di mettersi in gioco con un contributo personale. E’ per questo motivo che Franco Curvo ha cominciato (1998) a studiare e sperimentare una propria tecnica espressiva, inizialmente con l’unico obbiettivo di consolidare un linguaggio artistico spiccatamente personale. Successivamente, ma soltanto nel 2005, dopo già sette anni di sperimentazioni e affinamenti successivi, è maturata la decisione di “uscire allo scoperto” partecipando a manifestazioni / esposizioni / eventi. Questa lunga gestazione è stata necessaria per mettere a punto la tecnica, originale e innovativa, ascrivibile alla pittura digitale, con la quale l’ artista realizza oggi opere via via piu’ complesse e mature.
L’artista ha volutamente rifiutato ogni strumento di “computer graphics” attualmente esistente, ma ha preferito realizzare egli stesso lo strumento.
Il procedimento utilizzato permette di assistere anche ad una fase “dinamica” , molto suggestiva, (vedi “Dentro e fuori” in YouTube Dentro e fuori – YouTube ) durante la quale l’immagine prende progressivamente forma fino ad arrivare al suo completamento .
Le opere esposte dall’artista in questo sito rappresentano la fase finale di questo processo.
L’artista, in un’intervista a EsserciWeb di qualche anno fa , descrive cosi’ la sua attività :
“Voglio precisare che spesso nell’arte si associa il ‘nuovo’ (computer graphics) con il facile o superficiale o comunque frutto di un lavoro non sufficientemente serio e approfondito. E’ invece vero il contrario : il percorso è lungo e impegnativo.
Per me il ‘nuovo’ non è un punto di arrivo o una direzione da seguire,
ma un punto di partenza dal quale procedere per acquisire, con la ricerca artistica, una rappresentazione sempre più fedele della realtà.
Tale rappresentazione manterrà sempre una forte caratterizzazione di modernità e di deformazione concettuale, ma rimarrà sempre aderente a quelli che io considero alcuni temi fondamentali della vita e della bellezza: il tempo, la classicità, la donna, l’amore e l’arte stessa.
Con questo spirito, da qualche anno ho deciso di ‘uscire allo scoperto’ e di aderire quindi a mostre/eventi d’arte per far conoscere la mia ricerca artistica.
È stata per me una grandissima emozione ricevere, nel dicembre 2012, il Fiorino d’Argento al XXX Premio Firenze.
Il mio è un percorso in continuo divenire guidato da una forte passione ed entusiasmo.
Spero che chiunque abbia osservato i miei quadri possa conservare una qualche suggestione o emozione o, più semplicemente, un interrogativo velato di mistero”.
Dal 2005 ad oggi Franco Curvo ha realizzato numerose opere e partecipato a varie esposizioni, sia tradizionali, sia tramite internet, riscuotendo sempre molto apprezzamento. Ha partecipato anche a vari concorsi con ottimi risultati. Qui di seguito vengono elencati solo gli eventi più; importanti
PREMI :
– 2010 : premio per la grafica al concorso “PREMIO ITALIA PER LE ARTI VISIVE”, con premiazione nel Palazzo Pretorio di Certaldo.
– 2012 : secondo classificato (premio Fiorino d’Argento) al concorso “XXX Premio Firenze” con premiazione nella prestigiosa sede del Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
– 2015 – Esposizione caffè storico “Giubbe Rosse” XXXII Premio Firenze 2014 in quanto finalista .
– 2016 – Esposizione Palazzo Bastogi Firenze XXXIII Premio Firenze 2015 in quanto finalista.
– 2016 – Diploma d’onore con menzione d’encomio alla II edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
– 2017 : Secondo classificato nella sezione Digital Art alla III edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
– 2018 : Finalista nella sezione Digital Art del Premio Internazionale “Stefano Ussi” con esposizione dell’opera presso la Casa di Dante a Firenze.
– 2018 : Finalista nella sezione Digital Art alla IV del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
– 2019 : Finalista alla Biennale di Grafica, sezione Computer Grafica, del Circolo degli Artisti “Casa di Dante” Firenze .
– 2021 : Finalista nella sezione Digital Art alla VI del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
– 2021 Medaglia di bronzo al “XXXVIII Premio Firenze” con premiazione nella prestigiosa sede del Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
– 2022 : Terzo classificato nella sezione Digital Art alla VII edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
– 2022 : Finalista nella sezione Digital Art alla VII edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
MOSTRE:
– 2007 : “Imago” Mostra virtuale presso la galleria d’arte FirenzeArt di Firenze.
– 2009 : “Floralia” Mostra virtuale presso la galleria d’arte FirenzeArt di Firenze.
– 2010 : “Proponendo” Fiera di Arte Contemporanea presso Palazzetto dello Sport di Forte dei Marmi, mostra collettiva.
– 2011 : “Tempus fugit, tempus manet” Mostra virtuale presso la galleria d’arte FirenzeArt di Firenze.
– 2012 : Esposizione presso l’affermata Galleria d’Arte “Mentana” a Firenze.
– 2014 : “Digital retrò” Mostra virtuale presso la galleria d’arte FirenzeArt di Firenze.
– 2018 Mostra personale realizzata presso la sede della Olos Life s.r.l. di Scandicci su invito della società stessa.
– 2019 : Intervento a “La camerata dei poeti” in occasione della presentazione del libro “L’apocrifo nel baule” di Michele Brancale con esposizione di due sue opere. (Video : P.7 MICHELE BRANCALE / Camerata dei Poeti Firenze – YouTube ).
– 2020 : Collettiva di pittori nazionali ed internazionali “FORTEZZA IN ARTE” presso la fortezza medicea di Montepulciano.
– 2020 : Mostra virtuale presso la Galleria Italia di Parma.
– 2021 : Collettiva di pittori “CASTELLI IN ARTE E SAMMEZZANO” presso il Circolo degli Artisti Casa di Dante.
– 2021 : Collettiva presso lo Spazio Espositivo S. Marco a Firenze.
– 2022 : Collettiva presso la Sala del San Leone di Pietrasanta.
– 2022 : Collettiva presso il chiostro della chiesa SS. Annunziata di Firenze.
OPERE

Vintage ricorsivo, 2022, pittura digitale algoritmica, 75×100

Presentazione di un’auto d’epoca, 2019, pittura digitale algoritmica, 80×80

Natale in pandemia, 2020, pittura digitale algoritmica, 50×100

Le quattro stagioni III, 2020, pittura digitale algoritmica, 75×100

Interno Metafisico, 2018, pittura digitale algoritmica, 75x 100

Guardando in liberta’ il telegiornale, 2019, pittura digitale algoritmica, 75×94

Esposizione di lampade ad olio, 2015, pittura digitale algoritmica, 80×80

Dentro e fuori, 2017, pittura digitale algoritmica, 80×80
CONTATTI
Indirizzo: Via Margaritone d’Arezzo n. 7 Firenze
Tel. Fisso: 055714865 cell. 3357446270
E-mail: curvof@gmail.com
RECENSIONI
Silvia Ranzi
FRANCO CURVO di origini Piemontesi, ha vissuto in Liguria e dal 1991 risiede a Firenze. Laureato in matematica, si occupa di Informatica, consolidando in età matura la passione per l’Arte affiorata fin dalla giovinezza. Dal 1998 si vota alla sperimentazione di una tecnica pittorica digitale innovativa che diviene la cifra espressionistica del suo universo figurativo dagli accenti meditativi, con allestimento di Personali ed il perseguimento di importanti Premi.
Il suo linguaggio “Digital painting” sorprende per l’originalità grafico – cromatica delle sue IDEAZIONI dalla singolare modernità della linea, la sapienza efficace del colore, secondo una deformazione concettuale Retro dai potenti echi metafisici.
Dalla veridicità allegorica degli studiati immaginari emergono i temi di una poetica assorta di intima rimembranza formale ed analogica fra interiorità ed esteriorità, entrando in consonanza con la polifonica silloge lirica di Michele Brancale nel cuore della dialettica tra passato e presente.
Le stilizzazioni inconsuete delle forme, nella visionarietà delle ambientazioni surreali, rincorrono la dimensione del tempo, l’universo femminile, l’amore, la magia del quotidiano nell’ordinario trascolorare dell’esistere nelle segretezze del vivere tra rimandi consci ed inconsci. Le silhouettes delle ideazioni catturano l’animo del fruitore verso il potere ammaliatore della fantasia al servizio del connubio tra inventiva disegnativa e tavolozza ora pastosa, ora avvincente di pigmenti saturi tra sogno e realtà, ideale e reale. Il fluire del tempo nei coaguli dei vissuti si incarna nello strumento classico della famiglia dei cordofoni, la cetra, impiegata fin dall’antichità nell’accompagnamento alla Poesia, menzionato anche da S. Quasimodo nel componimento: “ Alle fronde dei salici” con richiamo biblico; così come si propone nel fascino di antiche Lampade ad olio, lanterne o lucerne dagli effetti atmosferico- simbolici della luce nei meandri del vivere. “ IL TEMPO E’ LA COSA PIU’ PREZIOSA CHE UN UOMO POSSA SPENDERE” Teofrasto ( filosofo e botanico greco, discepolo di Aristotele).
Gabriella Gentilini
FLORALIA E DINTORNI, LE FORME DEL QUOTIDIANO
Non svela più di tanto Franco Curvo in merito alle modalità tecniche con cui realizza le sue opere e conduce la sua ricerca nell’ambito dell’arte digitale, certo è che i risultati sono a dir poco eccellenti. La sua preparazione di matematico sta naturalmente alla base di questa attività, a cui si affianca uno spiccato interesse per la pittura del Novecento. La predilezione per l’opera di De Chirico fa orientare l’artista verso un linguaggio di ascendenza metafisica con cui affronta una serie di tematiche legate alla realtà quotidiana. Ma in questo caso pennello e tavolozza vengono sostituiti dalla tastiera del computer e il monitor prende il posto della tela e del cavalletto, infatti stiamo parlando di computer art o arte digitale. E chi dovesse storcere la bocca si dovrà presto ricredere perché siamo in presenza di una forma di arte a tutti gli effetti, relativamente giovane ma affermata, che vanta capostipiti del calibro di Pietro Grossi e le cui intuizioni cinetiche vanno ricondotte a Vasarely e allo sviluppo della optical art.
Il progredire della tecnologia ha fatto sì che il computer entrasse nel mondo dell’arte non solo perché rappresenta il più comodo mezzo di riproduzione e comunicazione ma anche perché è strumento in grado di consentire la realizzazione di un intero processo creativo, ampliando all’infinito le sue potenzialità espressive. Chi vi si dedica nell’elaborazione artistica lo fa con la preparazione tecnica acquisita in lunghe ore di applicazione e di costante impegno, unita a doti di personale attitudine intellettuale.
Franco Curvo conduce ai più alti livelli questa sua ricerca preparando con cura meticolosa i programmi che daranno vita alle composizioni da lui create. Il richiamo all’arte classica è molto sentito e rivissuto in maniera personale con evidenti agganci alle visioni dechirichiane, dove il silenzio e la solitudine costituiscono motivi di riflessione filosofica e cosmica.
Gli orologi fantastici, quasi sfere astrali, segnano ore senza tempo, scandite dall’alternarsi delle stagioni, fino ad arrivare alla nostra era dell’elettronica. La presenza umana è simulata da sagome antropomorfe assai fantasiose, ma il legame con la natura è molto forte ed offre ampi spazi narrativi, soprattutto attorno all’elemento floreale, che assume forme e cromie di grande varietà e suggestione.
Il senso di estremo ordine e rigore che si percepisce nelle opere di Franco Curvo non è però riconducibile ad un’algida, asettica meccanicità come verrebbe da pensare trattandosi di arte realizzata con il computer, ma al contrario, il gusto accattivante delle forme, la loro grande vitalità e freschezza cromatica, il dinamismo e l’emozione che ci comunicano, sono argomento gioiosamente costruttivo e vicino alla nostra realtà.
L’assoluta perfezione e l’intensa godibilità passano attraverso le varie fasi di un processo evolutivo a cui si può assistere con stupore, apprezzando il lavoro, frutto dell’ingegno e della creatività dell’autore.
Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che ogni singola opera può essere riprodotta con delle varianti e in dimensioni diverse, ma non si tratta di arte seriale poiché ogni immagine è sempre differente dall’altra e quindi possiede una sua precisa individualità.
Con serietà e disciplina, ma anche con spirito ludico, Franco Curvo contribuisce in modo significativo ad ampliare gli orizzonti dell’arte e della conoscenza.
Jacopo Chiostri
Franco Curvo : Pittura digitale tra algoritmi e citazioni del passato.
Matematico appassionato d’arte, è un “pit tore digitale algoritmico”, non artista digitale, come ven gono comunemente definiti coloro che si servono del computer per la propria espressione artistica, bensì appunto “pittore”. Del resto è lui che così si autodefinisce perché – spie ga – le sue opere non sono realizzate con uno degli innumere voli dispositivi di “computer graphics” confezionati e utilizzati per l’arte digitale, ma con uno strumento da lui creato, che, det to in parole semplici, consiste nell’utilizzo di algoritmi con i quali istruisce il computer a colorare in modo corretto le singole cel le che compongono l’immagine e alle quali, una per una, è as segnato un colore. In pratica, è come se il video del computer sul quale dipinge fosse un foglio quadrettato composto da cel le, non decine o centinaia, ma decine di milioni di celle da co lorare, operazione che per un umano ovviamente non sarebbe possibile, mentre lo è per un computer che la completa in tempi ragionevoli. L’abilità consiste nell’avere chiaro il dipinto da realiz zare ed essere capace di dialogare fattivamente con la macchi na: mentre in genere l’arte digitale consiste nel “prendere” forme già esistenti, magari deformarle, lui le crea ex novo. Curvo non nasconde che vi è ancora molta diffidenza nei confronti dell’ar te digitale, considerata
dai puristi superficiale, facile, fredda e che il “nuovo” sbrigativamente si liquida come frutto di un ap proccio approssimativo, privo di profondità e spessore. «Non è così» replica e, anzi, ricorda come gli ci siano voluti sette anni prima che quello iniziato come un percorso personale – siamo attorno al 1998 – nato dal suo amore per l’arte, sfociasse nella decisione – nel 2005 – di “uscire allo scoperto” e partecipare a manifestazioni ed eventi. Con i suoi algoritmi, dipinge oggetti, più o meno reali, spesso antichi per accentuare il collegamento tra contemporaneità e classicità, e altrettanto frequentemen te replicati allo scopo di creare ambientazioni surreali e meta fisiche che sono le caratteristiche salienti del suo lavoro. I temi che indaga, e che animano la sua ricerca, sono essenzialmente la classicità, la donna, l’amore, la stessa arte e il tempo; la sua qualità più evidente è questa capacità di bypassare l’impassibili tà impersonale di tanta arte digitale che sembra contentarsi del proprio aspetto inconsueto, e di creare invece immagini coinvol genti, ricche di pathos, meditate e pregne di suggestioni offerte all’osservatore. Di sé, del suo lavoro, spiega che la sperimenta zione, che porta avanti ormai da anni, è la direzione che segue e che intende seguire; la realtà che propone è solo a prima vista fedele a quanto conosciamo, mentre, a ben vedere, questi lavori ci propongono un’altra possibile interpretazione, un nuovo punto di vista. Particolarmente corposo il numero di riconoscimenti e di partecipazioni a mostre di questo pittore: tra i premi si ricorda la medaglia di bronzo da poco conseguita nell’ambito del XXX VIII Premio Firenze 2021.