Dal 13 al 28 Aprile 2013 espongono a Torino

Braglia Mauro, Brambilla Maurizio, Golino Paolo, Pretin Luigi, Scrivano Rosario e  Terdich Paolo.

RECENSIONE

La vitalità inarrestabile dell’arte

La prima considerazione che si può fare leggendo il manifesto del Gruppo dei Sei, e osservando le opere degli artisti che lo compongono, è che l’arte non è morta. Sono in molti ad affermare il contrario e molti ad aver seguito negli ultimi anni il suo funerale: c’è chi dice che l’arte sia ormai soltanto assoggettata alle regole del mercato e dei critici famosi che lo muovono a loro piacimento, e chi afferma che si sia ormai dissolta nella tecnologia. Ma affermare che l’arte sia morta è solo una finzione, e il Gruppo dei Sei lo dimostra. In questa società globalizzata, l’arte è ancora uno strumento di comunicazione privilegiato, che trasmette sensazioni ed emozioni universalmente leggibili. Maurizio Brambilla, Paolo Golino, Fabrizio Pedrali, Luigi Pretin, Rosario Scrivano e Paolo Terdich credono tenacemente nelle possibilità espressive della loro arte, e sono sicuri che questo è un modo di liberare lo spirito e un momento di crescita personale e collettiva. Gli artisti del Gruppo dei Sei si muovono in un terreno in bilico tra il Surrealismo e la Metafisica, hanno osservato e studiato il Museo del Novecento italiano ed europeo, sono raffinati e sapienti, artigiani virtuosi della tavolozza e dell’arte plastica. Tutto questo non può che confermare che l’arte non è mai stata così in buona salute.

            Paolo Levi