Dal 23 Marzo al 6 Aprile 2014 espongono

Canins Franz, Diemoz Manuel, Lorenzi Luigina e  Notti Sergio.

RECENSIONE

Fino al 6 aprile quattro grandi artisti esporranno le loro ultime opere alla galleria d’arte “La Spadarina” di Rosario Scrivano. Si tratta dello scultore Franz Canins (Bolzano), dei pittori Manuel Diemoz (Aosta), Luigina Lorenzi (Trento) e Sergio Notti (La Spezia). Sono diversi in tutto ma hanno in comune una concezione dell’arte e della creatività come conquista della chiarezza, della luce, di un particolare ricchezza interiore.

Canins da decenni ormai lavora soprattutto il legno delle sue vallate ma anche il ferro in modo concitato e nervoso graffiando, quasi, la materia. C’è – soprattutto nei legni – una tensione eroica e magniloquente che li avvicina al sottile palpito della natura ma anche della storia (serie Don Quijote). Le pieghe e i segni del e sul legno sembrano recepire l’afflato circostante, favoriscono l’inserimento delle opere nell’ambiente, sembrano respirare per e in esso. I piccoli lavori in ferro ribadiscono l’essenzialità e il vigore del suo stile, la ricerca di un’essenza primordiale, prima ancora della materia.

Le tele di Diemoz indagano acutamente diversi ambiti e si configurano come declinazione nuova, post-moderna. Ha elaborato indirizzi precisi e facilmente leggibili per inquadrare le maggiori e più incisive esperienze iconografiche collettive e di massa. E cioè “Dinamiche”, raccolta di volti da mascheroni a cubisti. Poi “Trino” dove predomina l’Informale, leggero ma ricco di contrasti tonali. Quindi “Pensieri liquidi” con oggetti galleggianti in un magma primordiale. Infine “Personaggi”, unico ambito per ora poco convincente dove la non definizione dei volti genera incertezza.

Lorenzi è una grande artista, una pittrice esperta capace di qualsiasi cosa per la gran dimestichezza con il disegno. Qui espone soprattutto nudi femminili che hanno  naturalezza biblica, proporzioni rinascimentali, delicatezza e cromatismi dell’epoca barocca quasi fossero una propagazione della natura. I corpi derivano  ineffabilmente dalla natura, ad essa sembrano volervi confluire, in più interagiscono con l’ambiente grazie all’incarnato rosato, vellutato e accarezzato da luci radenti. Gli schizzi con la penna aprono poi un altro fronte espressivo, ribadiscono non comune versatilità. 

Notti ha un approccio ambizioso, drastico, risolutore. Ha idee chiari, concetti forti, spunti talora micidiali perché secchi, finalizzati, immediati. Ha brevettato la “Physics Art” per poter rappresentare con i colori le leggi della fisica ma il suo simbolismo è apodittico per forme e contenuti. Colpisce la capacità di elaborare soggetti diversissimi fra loro: non è solo abilità ma è consapevolezza dell’altissimo ruolo che l’artista-demiurgo può e deve svolgere nella nostra società. Le sue opere sono uno spaccato di post-modernità: Cinetic art, Pop art, Underground …

              Fabio Bianchi