Dal 7 al 14 Gennaio 2018 espongono

gli artisti selezionati al concorso nazionale 2018.

PRESENTAZIONE

Il concorso internazionale di pittura, scultura, grafica e fotografia “La Spadarina” è cresciuto, molto e in tutti i sensi. Il susseguirsi delle edizioni – siamo alla XIIIa consecutiva – ha obbligato gli organizzatori al progressivo affinamento dei contenuti. Sempre difficile poi individuare un tema forte per questa edizione e che sia anche trait d’union con il recente passato. E che sia al contempo capace di vivificare il dibattito artistico non solo nazionale e attirare l’attenzione anche di appassionati e grande pubblico. Rosario Scrivano, titolare della galleria “La Spadarina” nonché curatore del concorso, come titolo del concorso targato 2017 ha concepito “L’energia in immagini”.

In modo più o meno latente l’energia ha sempre attraversato l’arte, soprattutto la pittura cioè le – appunto – immagini. Indicative al riguardo le parole, quasi profetiche, di un celeberrimo pittore come Caravaggio: «quando non c’è energia non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita». E non scordiamo i numerosi performer legati all’essenza stessa dell’energia, dai futuristi – Umberto Boccioni in particolare – fino al poco conosciuto, attivissimo però, Mario Sepe passando nientemeno che per Jackson Pollock.

Forse l’energia è la componente più misteriosa – anche perché legata all’universo chimico e fisico – dell’arte, ma anche la più affascinante, comunque la più intrigante. Perché trapassa ineffabilmente fra vari autori e vari movimenti sempre incrementando passione creativa e intensità del prodotto finale.  

Nella storia dell’arte e soprattutto della pittura molto, quasi tutto, è stato detto su forma,  concetto, iconografia, iconologia e altro ancora. Poco invero sul rapporto energia-immagini applicato all’arte perché l’energia – come un diabolico vento divino – rimette in discussione consolidati valori visivi. C’è un principio fisico di valore ormai assodato attributo ad Antoine Laurent de Lavoisier secondo cui «nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma … nulla si crea né nelle operazioni dell’arte né in quelle della natura … »

Grande merito dell’energia soprattutto nel Novecento è aver coniugato arte e movimento, oggetti e configurazioni, amalgamando così aspetti fino ad allora statici. Nel Rinascimento l’approccio alchemico generò ricchezza visiva, un proliferare – forse mai più raggiunto – di immagini assai originali. L’energia lavora su concetti empirici (forma, colore, oggetti ….), ma presuppone sempre una forte interiorità.

Anche in questa edizione del concorso “La Spadarina” molti candidati hanno compreso il senso dell’iniziativa predisponendo opere ad hoc. Nella loro carriera gli artisti partecipanti hanno forse avuto e hanno tuttora poche occasioni per confrontarsi con temi così stimolanti. I risultati sono, in alcuni casi, azzeccati e quindi eccellenti perché gli artisti hanno compreso la fatica, ma anche il piacere, di creare qualcosa ex novo aderente ai dettami del bando. Per pochi e decisivi attimi l’artista diventa allora “deus ex machina” di quell’operazione, il suo atto diventa unico ed assai qualificante, per certi aspetti eroico. Perché l’energia deve dare una scossa, deve diventare una vocazione continua e neanche tanto segreta per ogni artista.

               Fabio Bianchi