Germana Eucalipto

BIOGRAFIA e CURRICULUM

Nasce nel 1965, a Sanfront (CN) dove vive e lavora. Autodidatta, inizia con la pittura sin dalla tenera età, usando tecniche diverse. Piu’ tardi approda alla scultura ed intraprende dapprima un’esperienza presso la scuola d’arte di Saluzzo e poi nel più antico laboratorio di ceramica del cuneese del Maestro Balmas, dove scopre la magia e le potenzialità espressive della creta di cui si innamora. Inizia a sperimentare e si avvicina in modo particolare alla scultura. Inizia cosi’ un percorso artistico che dalla scultura naturalistico-espressiva, passa ad una scultura più intimistica che maggiormente si confà alla sua concezione della vita e dell’animo umano. Attraverso le sue sculture, attraverso questi corpi dinamici, che nascono uno dall’altro, si fondono, si liberano, si elevano o si ripiegano su se stessi, attraverso questi volti espressivi, inquietanti, enigmatici; volutamente distanti, lontani, quasi assenti, cerca di esprimere, di dare vita alle voci interiori più profonde, nella ricerca di una nuova dimensione di un nuovo equilibrio, di un’unità interna assoluta: l’essenza stessa delle cose, nel suo costante divenire e nelle sue molteplici trasformazioni. Incontro alchemico fra materia e spirito dove questi corpi e questi volti prendono forma e concretezza tattile per divenire forme eterne e cosi’ vincere il tempo. La sua attività espositiva inizia nel 1992 fra Torino, Milano, Francia, Spagna e varie città italiane. Le opere di Germana Eucalipto sono presenti presso musei, chiese, e collezioni private e alcune di esse sono state realizzate con l’antica tecnica del bucchero risalente al VII secolo a.c. Delle sue varie esperienze artistiche si evidenziano in particolare nel 1999 la partecipazione alla mostra internazionale d’arte contemporanea “La Porta dell’Oriente” di Ruffano (Lecce) nel cui museo è esposta una sua opera “l’Urlo”, nel 1996 al Concorso di scultura internazionale “Saccarello” IV° Edizione – Tenda – Segnalazione (Francia), nel 1997 alla performance multimediale “Omaggio al Re di Pietra” – Collettiva Internazionale di scultura – XX° Festival Antidogma Musica Torino a Pian del Re – Crissolo – (Cn), nel 1998 al VI° Festival Internazionale della Pittura e della Scultura contemporanea – 3° classificata alla Sezione Scultura – Centro d’Arte e Cultura la “Tavolozza” – Sanremo (Im), nel 2001 alla mostra d’arte contemporanea “Tempo d’arte 2001” presso la Sala Arte Cultura di Milano, nel 2006 al concorso internazionale “ Art Howard 2006” presso la Galleria “Alba “ di Ferrara – 2° classificata, nel 2006 al Premio nazionale di scultura “Cesare Pavese, Luoghi, Personaggi e Miti Pavesiani” presso il Museo casa natale di S. Stefano Belbo – Vincitrice del premio “Fondazione Cesare Pavese, nel 2007 alla Collettiva d’arte contemporanea S. Remy d’Arles (Francia), nel 2007 alla Rassegna d’Arte contemporanea “Freezone” B.A.M. Biennale Arte Moderna del Piemonte presso gli “Antichi bastioni di Carmagnola”, nel 2007 ad “Artissima”presso il “Lingotto” di Torino ed infine nel 2008 alla 10° edizione di “Immagina”- Arte in fiera – di Reggio Emilia.

 

MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE

1992
-Personale – Festival della ceramica – Mondovì Piazza – (Cn)

1993
-Personale – Sala d’Arte Cambiani – Savigliano (Cn)

1994
-Personale – Sala del Consiglio Comunale – Sanfront (Cn)

1995
-Personale – Circolo Culturale “Interno-due” – Saluzzo
-Personale – Sala d’arte “Amleto Bertoni”- Saluzzo (Cn)
-Collettive di scultura in favore degli alluvionati – Bra – Cuneo – Manta (Cn)

1996
-Mostra d’arte contemporanea “I giardini del Pellico” – Un terreno di confronto Saluzzo (Cn)
-Concorso di scultura internazionale “Saccarello” IV° Edizione – Tenda – Segnalazione (Francia)
-Mostra d’arte contemporanea “Angeli” – Confraternita S.S. Trinità – Centallo (Cn)
-Collettive di scultura e ceramica – Limone Piemonte – Valdieri – Pamparato (Cn)
-Collettiva di scultura e ceramica – Palazzo del Lavoro – Torino

1997
-Mostra d’arte contemporanea “Creatività al femminile” – Sala d’arte “Amleto Bertoni” – Collettiva – Saluzzo –
-Performance multimediale “Omaggio al Re di Pietra” – Collettiva Internazionale di scultura – XX° Festival Antidogma Musica Torino – Pian del Re – Crissolo – (Cn)
-Collettiva di scultura – Salone della montagna – Torino
-II° Mostra d’Arte Contemporanea – Sala d’arte “Amleto Bertoni” – Saluzzo (Cn)

1998
-Collettiva d’Arte Contemporanea – Artisti delle Valli Occitane – Associazione Artistica culturale “Homo Faber” – Forte S. Carlo – Fenestrelle (To) –
-Collettiva Arte Contemporanea “Art in box” – Sala Arte Cultura – Milano –
-VI° Festival Internazionale della Pittura e della Scultura contemporanea – 3° classificata alla Sezione Scultura – Centro d’Arte e Cultura la “Tavolozza” – Sanremo (Im)

1999
-IV° Esposizione d’arte Contemporanea – Edizione “Borgo Salice” – Fossano – (Cn)
-Mostra Internazionale di scultura e di pittura “La Porta dell’Oriente” – Comune di Ruffano – Lecce
-Collettiva Arte contemporanea – “Artisti d’Oc” – Palazzo del Governatore – Forte S. Carlo – Fenestrelle (To)
-Collettiva Arte Contemporanea “Artistas” – Artisti delle Valli Occitane Cuneo

2001
-“Tempo d’arte 2001” – Sala Arte Cultura – Milano
-“Festival Enternacional de musica corale europea” – Mostra itinerante – Catalonia, Provenza, Piemonte

2003
-“Forme Eterne” Cinque scultori contemporanei al castello di Mombasiglio – S.Capellini, G. Eucalipto, A. Kossuth, C. Nicoli, A. Verdi

2005
-Personale – “Parco Roccavilla” – Sanfront (Cn)

2006
-“Manta …da Scoprire “ mostra d’arte contemporanea e contestuale Giornata Fai – Casa Baronale Riccati
-Collettiva – Castello degli Acaja – Fossano (Cn)
-“Art Howard 2006” Galleria “Alba “ di Ferrara – 2° premio concorso internazionale
-Rassegna d’ arte contemporanea Zoo Art itinerari artistici ai Giardini Fresia – Cuneo
-Collettiva Golf club Mellana (Cn)
-Exposition artistique Salle Sainte Lucie – Vieux Village de Roquebrune – (Francia)
-Mostra d’arte contemporanea – Bra (Cn)
-Premio nazionale di scultura “Cesare Pavese” Luoghi, Personaggi e Miti -Pavesiani – Museo casa natale – Vincitrice del premio “Fondazione Cesare Pavese” – S. Stefano Belbo
-Personale – Sala d’ arte Cambiani – Savigliano (Cn)

2007
-Concorso nazionale Galleria “ la Spadarina” – “Fra Sogno e Realtà” – Vincitrice del premio Giuria – Piacenza
-“Sensibilitè”- Mostra d’arte contemporanea – Palazzo la Tour – Costigliole di Saluzzo (Cn)
-Giornata FAI – esposizione Confraternita S. Maria – Paesana (Cn)
-Collettiva d’arte contemporanea italo-francese – S. Remì d’ Arles (Francia)
-Rassegna d’arte contemporanea “Freezone” – B.A.M. Biennale Arte Moderna del Piemonte – “Antichi Bastioni di Carmagnola” (To)
-“Artissima”- Lingotto – Torino .
-Mostra d’arte contemporanea – Art Gallery “Korova Milk” – Saluzzo (Cn)

2008
-Museo Multimediale “Nuove Forme d’Arte Contemporanea” – Dronero (Cn)
-Personale – Chiesa di San Giovanni – “Tra spirito e materia” – Fossano (CN)
-Mostra d’arte contemporanea italo-francese – Chapelle Sainte Catherine – Breil sur Roya (Francia)
-Collettiva “Genesi, terra, aria, acqua e fuoco” – Palazzo la Tour – Costigliole Saluzzo (Cn)
-10° edizione di “Immagina”- Arte in fiera – Reggio Emilia

2009
-Mostra d’arte contemporanea “In principio….” – VillaGe Art Caffè – Savigliano (Cn)
-Personale – Spazio Eventa – “Tra spirito e materia” – Torino
-Collettiva “Forme e colori dell’arte” – Busca – (Cn)
-Collettiva “Voci e suoni del Monviso” – Paesana – (Cn)
-11° edizione di “Immagina”- Arte in fiera – Reggio Emilia

2010
-Concorso nazionale Galleria “La Spadarina” – “Ricordi nel cassetto” Vincitrice del premio Giuria – Piacenza
-Grafica internazionale “Da Picasso a Dalì, da Schifano a Lodola” – Collettiva Palazzo Francotto – Busca
-Personale “Frammenti di esistenza” – Confraternita San Giovanni Di Savigliano
-Dal 2010 in permanenza presso la Galleria “Portofino” di Portofino e presso la Galleria “La Spadarina” di Piacenza.

OPERE

CONTATTI

 

Indirizzo:  Via Trieste n. 24 – Sanfront – CN
Tel.: 0175948340
Cell.: 3396167789
Email: germanaeucalipto@libero.it

Sito web: www.laspadarina.it

RECENSIONI

Anna Cavallera

La magia della creta
Sculture di Germana Eucalipto.
Visita alla mostra dell’artista di Sanfront
Si chiama Eucalipto ed il suo nome richiama alla mente la visione verdeazzurra di un albero alto e flessuoso che resiste elegante alla forza del vento. In realtà è una giovane scultrice che vive ed opera a Sanfront, reduce in questi giorni dal successo della mostra “Frammenti d’esistenza”, allestita presso la Confraternita di San Giovanni a Savigliano. Il suo percorso artistico vede un inizio nell’esercizio pittorico, per poi approdare, dopo un’esperienza presso la scuola d’Arte di Saluzzo e l’impagabile cimento tecnico artigianale fra le crete ed i forni del maestro Balmas di Rifreddo, alla scultura e al modellaggio. Germana Eucalipto ha scelto la creta, la terra. La materia madre, l’humus primordiale che genera forme e corpi conservando nel segno della mano e delle dita che plasmano e modellano con l’uso di mirette e sgorbie, la memoria del gesto e la voce del passato. Orientata verso un naturalismo figurato, pare trarre ispirazione e sostanza dalla diversità che interagisce con la materia e l’idea; la forma che emerge dal molteplice connubio fra vuoti e pieni, comunica il senso di una vita che si offre allo sguardo dell’anima e che del tempo custodisce l’impronta e la memoria. Colli protesi verso il cielo in uno slancio positivo dedicato alla vita, abbandoni armonici tra opposti che trovano temporanei punti di incontro e di scontro. Ma anche connubio fra sostanza alchemica e tecnica, fra il duro lavoro del fare, fra prove ed errori, nel rispetto fra materia e strumenti ed infine l’affiorare, l’emergere dalla rossa ed informe terra decantata, del pensiero. Stabilire una connessione fra mondo fisico e dimensione psichica e condurre intrecci fra tensioni dinamiche dell’esistenza, il piacere della seduzione delle figure in un altalenante accostarsi ed allontanarsi dalle forme-modello, riconoscibili come elemento comunicativo. Attraverso i corpi-involucro passano le sue tematiche: fanciulle e donne nude, volti bellissimi e levigati, assorti e distanti. Figure ripiegate su se stesse, il viso nascosto tra le mani, essenze, assenze. Disperazione, sofferenza, solitudine, abbozzi più che definizioni formali. Rimandi occasionali a Medardo Rosso, interpretazioni del verbo figurativo di Rodin, di Gemito ed una certa aderenza al vero, non in quanto tale ma come mezzo di espressione. Pensiamo ad opere come “Caduta” o “Crisalide”, ma anche a “Destini”: visioni immediate, figure colte in modo talora frammentario, bassorilievi, tuttotondo, altorilievi. La luce scivola lieve sui piani, espone superfici modellate in contrapposizione ad altre scabre; curve morbide e spigolose, in un gioco di effetti luministici fra punti di vista variabili e multipli, zone d’ombre che precipitano in un chiaroscuro che possiede la forza e il colore del linguaggio pittorico e neoimpressionista. Un’artista che si muove con eleganza, caparbia energia, che formula il suo percorso di crescita non fra giochi facili di formule contemporanee, ma nel lavoro costante ed impegnato che sfugge a facili definizioni stilistiche.
Il Corriere di Saluzzo.

Claudio Mana

La donna e l’artista
“Donna con un temperamento forte ed una sensibilità straordinaria, pratica da anni la scultura, dedicando la sua maggiore attenzione alla figura umana. Comunica le “sensazioni”, le “emozioni” e le “inquietudini” del vivere plasmando con le proprie mani l’argilla, un materiale povero, che sperimenta nel più antico laboratorio di ceramica della provincia, di cui si innamora, e che non abbandonerà più. Sull’argilla “imprimo le passioni, le angosce, il nudo splendore della fatalità, l’essenza interiore dell’essere…Amo la plasticità dell’attimo, l’intensità delle forme, l’eloquenza dei corpi protesi verso il cielo… Amo la verità delle espressioni che solo la terracotta riesce ad evocare concedendomi la libertà di essere e di sentire… poiché sono certa che l’Arte può e vuole migliorare l’umanità, non rappresentando nulla fuorché se stessa, un purissimo, meraviglioso ritmo di forme e colori, perché la vita vera è sogno, memoria delle origini e autentica poesia”.Germana Eucalipto si presenta da sola, con queste frasi di alta spiritualità e poesia. Corpi contorti, aggrovigliati, accovacciati, chiusi, che si contrappongono a figure aperte, slanciate, che fuoriescono dalla materia, che si elevano, che si protendono verso l’alto quasi a chiedere aiuto: corpi che paiono sorgere l’uno dall’altro si compenetrano, si liberano si elevano e si inarcano, si intrecciano con altri corpi o ripiegano su loro stessi nel disperato tentativo di raggiungere un’unità interna assoluta, unica ed eternamente insondabile. A mio avviso prevalgono nella sua produzione, con magnifica eloquenza, indiscutibili, i concetti di dolore e di sofferenza; quel dolore e quella sofferenza che sono in grado di rigenerare l’uomo, di temprarlo, e innalzarlo inevitabilmente al grado più alto nella scala dei valori umani”.

Paolo Levi

“Germana Eucalipto ha trovato nella scultura la sua maniera viva di fare arte e la lavora in modo egregio, raggiungendo risultati di ottima qualità. Soprattutto là dove i suoi corpi dinamici si formano uno dall’altro, si fondono e cercano di elevarsi, per poi finire ripiegati su se stessi. Sono i loro volti, però a manifestare le espressioni più inquietanti ed enigmatiche; volutamente resi distanti, quasi assenti allo sguardo del fruitore. Così operando, la scultrice piemontese dà vita alle loro voci interiori più profonde, nella ricerca di una nuova dimensione, di un diverso equilibrio interno, che è il continuo divenire di molteplici trasformazioni. Pertanto, proprio com’è nelle intenzioni dell’autrice, in questo crogiuolo alchemico fra materia e spirito, i volti e i corpi delle sue sculture prendono forma e concretezza tattile, divenendo figure che perdurano nel tempo”.

Carla Bertoni

“… In queste opere aleggia un alone di mistero, un che di imponderabile, corpi carnali e seducenti emergono dalla materia quasi per liberarsene, evocando un sentimento celato, una sofferenza interiore, ma condividendo il medesimo ineluttabile destino. Forme violente, espressive, in una riuscita sintesi di plasticità e di bellezza, quali drammatico momento, metafore del mal di vivere”.

Riccardo Cavallo

“…qui di scelte non c’è traccia, anzi, tutt’altro, solo il nudo splendore della fatalità… Primaria è l’androgina intrinseca alla materia, che ha in diretta carattere di anima. E’ ricongiunzione degli opposti, d’indiscernibili stadi di fusione e di cottura che ne precisano il rapporto con le tradizioni alchemiche, i motivi tantrici, la messa in scena di Yin e yang…”.

Gianni Delzanno

“… sono opere molto impegnative la cui unità interna è assoluta. E’ come se un motivo sentimentale sprigionasse impulsi plastici agenti con forza sul dato obiettivo per liberarne un’immagine, formata nell’attimo in cui tocca un compiuto significato espressivo… sono voci che salgono dal pozzo del passato e del presente che ci sussurrano qualcosa sul futuro. Nella Eucalipto è evidente e perentoria l’intenzione di costruire secondo un canone organico e simbolico mediante forme che sia pure con riferimento naturalistico si caricano di volontà espressiva e narrativa. Una scultura solida, ma anche proiettata lungo le infinite prospettive del conoscere, e assai diversa dalla scultura propriamente romantica, gelosamente arroccate nei limiti dell’essere. L’Eucalipto rompe con la sensibilità e fantasia, queste maglie fisiche e recupera mobilità e dinamicità…”
“Il suo percorso artistico ed intellettuale è contrassegnato da un’inesauribile ed infaticabile ricerca tesa a valorizzare una tecnica di linguaggio e di espressione personalizzata più attenta ai drammi del vivere quotidiano registrati con insolita cura attraverso gli occhi dell’artista donna, consapevole del suo ruolo e del suo impegno sociale ….. una ricerca verso la totalità, tra lo spirito e la materia. Secondo Germana, infatti, non esiste una reale separazione tra le forme esistenti, siano esse “animate” o “inanimate”. Tutto è uno, anche ciò che si ritiene sia l’opposto di qualcosa. Non diversamente per quello che concerne ogni dualità: bene-male, buono-cattivo, bello-brutto etc.. La medaglia ha due faccie solo per chi considera le cose mediante il preconcetto della separazione, il vizio concettuale da cui nasce la schiavitù della dualità la quale genera conflittualità”.

Teodosio Martucci

“…Scultura moderna, d’impronta quasi concettuale, l’opera di Germana Eucalipto rivela sensibilità plastica e capacità di approfondimento psicologico. Il lavoro esprime un senso di interiore tormento, ma controllato da una lucida tensione espressiva”.

Miche Berra

“… Molto belle le sculture della scultrice espressionista, opere che esprimono sofferenza, paura e sofferta verità…”.

Carlo Morra

“L’argilla è la materia che Germana predilige per la sua peculiare forza e vitalità, perché con la stessa riesce ad esprimere emozioni ed inquietudini esistenziali, l’essenza interiore dell’essere. La sua è una scultura intimistica che riflette il suo modo di intendere l’esistenza quotidiana che è quanto ella pone alle origini della sua espressività e che si affida anche alla tecnica di cottura per ricavarne quasi una metafora dell’umana esistenza. In questo senso la scelta del bucchero e degli ossidi non è casuale in quanto vuole evidenziare, per l’appunto, la necessità interiore di esprimere questo inesorabile dualismo, essenzialmente naturale ed intrinseco all’uomo, attraverso strumenti artistici assolutamente naturali che manifestano chiaramente il necessario ed imprescindibile legame con i quattro elementi: la terra, l’aria, l’acqua ed il fuoco, con la natura nel suo complesso, fonte di ogni ispirazione”.