Antonio Fiesoli
BIOGRAFIA e CURRICULUM
Nato a Calenzano (FI) LOC. Travalle il 6 febb.1943, autodidatta ex bancario, pittore e scultore (dal SACRO al PROFANO) obby a tempo libero, scultore contemporaneo preferito IGOR MITORAJ ( purtoppo ci ha lasciati nel 2015).
Curriculum artistico
Ha iniziato a esporre negli anni 60 facendo parte della FEDERAZIONE ARTISTI PRATESI con Galleria Prato via Pugliesi con molte mostre collettive ed inserito nel volume PRATO ARTE OGGI di Franco Riccomini anni 60.
Ha partecipato a mostre a S.Pietro a Sieve, Barberino, nel Palazzo Pretorio di Napoli Nola, Casole D Elsa, Prato PALAZZO PRETORIO, Palazzo D’Atini. Ha partecipato alla prima BIENNALE INT. DI ARTE MODERNA città di Firenze presso la Fortezza da Basso nel Dic.1999 composta da una giuria int.le ricevendo molti consensi.Inoltre a partecipato a estemporanee in particolare agmail VESPIGNANO casa di GIOTTO.
Inserito nel volume di ARTE MODERNA ed. G. MONDADORI del dic.2015.
OPERE
CONTATTI
Cell.: 348.7840531
Email: fiesoliantonio@gmail.com
RECENSIONI
Loredana Gennaro
Recensione della giornalista Loredana Gennaro in occasione di una collettiva a Calenzano anno 97.
Voglio parlare di un’artista toscano, che sin dagli anni della sua giovinezza si è caratterizzato per una forte sensibilità verso lo splendore e la varietà infinita di forme che la natura ogni giorno offre, soprattutto perché nato a Travalle, un’isola verde vicino a Calenzano, dove quelle forme poteva osservalle e studiarle così bene da lasciare una traccia indelebile nel suo cuore e nella sua memoria.Ha iniziato e dipingere e scolpire il legno intorno agli anni 60, poi sperimentando in seguito materiali come bronzo e ottone e terrecotte. Nella sua recente produzione è riuscito ad operare un’acuta sintesi formale attraverso una sublimazione delle forme naturali che anni addietro aveva saputo ben assimilare. E,’ giunto adesso ad una ricerca espressiva che non tralascia di far apparire la sua matrice profondamente calata nella cultura ETRUSCA, da buon toscano qual’e’. Le sue opere esili e forate si assottigliano sempre più, cercando di trovare uno slancio verso l,’alto, alla ricerca di una stilizzazione e di una essenzializzazione delle forme.
(1997).