Elisa Frigerio

BIOGRAFIA e CURRICULUM

Dopo il diploma in grafica ho studiato la “figura dal vero” c/o l’Accademia di Belle Atri di Brera e la scuola superiore di Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano. Successivamente ho conseguito una specializzazione in Atelierista arti figurative e plastiche. Periodo: dopo un fase di realismo grafico-figurativo, negli anni ’90 inizio una personale ricerca poetica sulla via dell’astrazione. Introduco l’uso di resine, paste acriliche e colori sperimentali. Ho prestato varie collaborazioni c/o laboratori d’arte, pubblici e privati, in Milano e provincia (dal 2005 al 2016) in qualità d’insegnante di disegno e pittura.

Dal 1972 al 2018 numero 28 mostre personali.

Fiere d’arte a Padova, Cremona, Piacenza, Genova, Milano, Pavia e Parma

Nel 2016 una mia opera è stata premiata con il premio internazionale “Otto Dix” bandito dall’accademia Santa Sara.

Sono presente nel:

Catalogo d’Arte Moderna n°48 ed. G. Mondadori 2012-

2013 Enciclopedia “Artisti Contemporanei”

2013 ed. Artenova Annuari specializzati dell’Accademia Santa Sara

Mostre

• 1972- Palazzo del Broletto (CO)
• 1997- Galleria d’ arte “Punto A” (Cassano d’ Adda MI)
• 1998- “Alchemy” – Centro culturale S. Agostino (CR)
• 1999- Galleria d’ arte “Punto A” (Cassano d’ Adda MI)
• 2001- “Calisto Cafè” (Vailate CR)
• 2002- “Cielomareterra” ( Spazio Via Solferino MI)
• 2003- “B4” (MI)
• 2005- Banca Popolare di Novara (Via S. Margherita MI)
• 2006- Galleria d’ arte “Senso” (Cassano d’ Adda MI)
• 2007- “Noir Cafè” (Inzago MI)
• 2008- Galleria d’ arte “Senso” (Cassano d’ Adda MI)
• 2009- “Noir Cafè” (Inzago MI)
• 2009- Centro arte S. Pietro MI
• Dal 2005 al 2010 in PERMANENZA c/o spazio “Area51” (Cassano d’Adda MI)
• 2011- Galleria d’ arte “Senso” (Cassano d’ Adda MI)
• 2011- Centro arte S. Pietro MI
• 2012 – 6° Rassegna Internaz. d’Arte “Villa Castelbarco” Lions Club – Vaprio d’Adda
• 2013 – Galleria d’arte “Senso” (Cassano d’Adda MI)
• 2013 – Centro arte S. Pietro MI
• 2013 – “Torre delle Arti” – Bellagio (CO)
• 2013 – “Fondazione Maimeri” MI
• 2013 – ARTE FIERA PADOVA
• 2014 – ARTE FIERA CREMONA
• 2014 – 8° Rassegna Internazionale d’Arte “Casadelcustodedelleacque” Lions Club – Vaprio d’Adda (MI)
• 2014- 4° Rassegna d’arte contemporanea (Treviso)
• Esposizioni in mostre d’arte colletive c/o Associazioni culturali: Il Gelso Gessate – Quartiere Garibaldi MI (www.artistidelgaribaldi.org) – “Giallo Ocra” Cassano d’Adda – “Arte & Dintorni” Cern.s.Nav.
• L’artista è presente sul “Catalogo d’Arte Moderna” n° 48 2012/13 (Edizioni G. Mondadori); sull’ “Enciclopedia Artisti Contemp.” (Edizioni Artenova) www.darteweb.it.

OPERE

CONTATTI

 

Tel.:  0295382458
Cell.: 3347619180
Email: elisafrigerio@hotmail.it

RECENSIONI

STEFANO MARIA CRIPPA

Il percorso figurativo di Elisa Antonia Frigerio si snoda secondo diversificati passaggi tecnico
formali; ma vi è sottointeso un filo conduttore che potremmo nominare con il termine “assenza”.
Esso viene esplicitamente dichiarato soltanto a tratti nei riferimenti letterari di alcuno titoli, ma è
comunque piuttosto chiaro nella evidenza pittorica delle sue opere. Si tratta prima di tutto di una
evidenza formale conquistata nella assunzione continua del rischio alchemico dell’atto pittorico
stesso. Alchimia nella quale il soggetto si trasforma compitamente in segno. Esso rinuncia in
certo modo al suo “ esserci cosi com’è” per trasformarsi appunto in pittura, per accogliere una
nuova consistenza ontologica. La Frigerio non si ferma nel mezzo del guado, essa ha scelto la
pittura e a questa conduce e riduce tutto ciò che vede. Operazione esplicita con splendida
chiarezza nelle chine del1978 –(in campagna), o nelle nature morte del 1992 che hanno per
soggetto i fiori apassiti o secchi, fino alla rosa del 1997 dal titolo emblematico di:
“Disintegrazione”. L’atto pittorico condotto così rigorosamente, per cosi dire, alle sue
conseguenze estreme,tralascia ogni estenuato compiacimento estetico ed ogni tentazione
scenografico-decorativo ed imprime una ulteriore cifra formale che è quella della spogliazione. Il
fondo bianco o neutro, che non è mai però anonimo ma vibra di una sua qualità materica è
un’altra costante che ritroviamo in diversi opere che raggiunge un alto grado di intensità poetica
nel “Tramonto a Milano” del 1997 o nella “natura morta” delle stesso anno. Questo filo conduttore
unitario che sostiene qualità formali di tutto rispetto tocca anche l’aspetto sostanziale della scelta
dei soggetti. Non è un caso infatti che i fiori siamo appassiti o secchi o in decomposizione, che i
paesaggi siamo dimessi e tutt’altro che scenografici. L’artista sceglie insomma di intervenire con
la trasformazione pittorica precisamente nel punto in cui una trasformazione verso il decadimento
è già in atto. Il soggetto si sta dunque già perdendo per cause naturali e la Frigerio imprime forse
una sorta di accelerazione a questo processo o comunque decide di entrarci. Cosciente del fatto
che le cose viaggiano verso la loro assenza e che trasformarle in pittura forse non è un modo per
fermarle, ma è un modo per dare a questa assenza una dignità formale profondamente
interpellante.

Dott.ssa Martello Leonarda Sabrina

Presentazione dell’ artista Elisa Frigerio
La pittrice Elisa Frigerio nasce a Milano il 15 ottobre del 1947.
Sin da giovanissima è irresistibilmente attratta dal fascino del mondo delle immagini e dalla creatività artistica.
Ha lavorato come grafica editoriale, illustratrice e designer di gioielli e, nel frattempo, ha frequentato corsi di figura presso l’ Accademia di Belle Arti e alla Sc. Sup. del Castello Sforzesco di Milano, che le hanno permesso di conoscere a fondo i segreti della rappresentazione del corpo umano, uno dei soggetti più complessi ma, allo stesso tempo affascinanti.
Lo studio del nudo, dell’ uomo nella sua forma esteriore, si associa ad una ricerca costante della psicologia umana, degli aspetti legati alla dimensione mentale e spirituale dell’ essere umano, che l’ artista cerca di conoscere nel profondo anche grazie alla lettura di romanzi e opere letterarie.
Questi diventano, anche inconsciamente, fonte della sua ispirazione, contribuiscono a creare il suo immaginario, il complesso insieme di simboli ed allegorie che appaiono nelle sue opere.
È interessante osservare l’ evoluzione artistica della pittrice, la sua crescita come artista nata dal desiderio di conoscere sempre più intimamente i segreti dell’ opera d’ arte e, al tempo stesso di sperimentare nuove tecniche che le permettano di creare qualcosa di originale, personale e autentico.
Elisa Frigerio inizia a dedicarsi con passione e impegno al disegno già all’ età di 14-16 anni e, per anni, continua a disegnare molto, a produrre opere con china, acquarello, pastelli e gessetti. A trent’ anni si ha una vera e propria svolta in cui l’ artista approda al mondo della pittura grazie alla sua ormai approfondita conoscenza del colore, della composizione chimica e della miscela che le diverse tonalità richiedono.
Verso i 45 anni inizia ad avvicinarsi all’ acrilico e a diverse tecniche sperimentali personali. Alcune sue tele mostrano l’ unione armonica di più tecniche e rivelano allo spettatore con quanta maestria l’ artista sia in grado di padroneggiarle per dar vita alle proprie originali creazioni.
La tecnica con contaminazioni varie appare in opere come “Still Life Cosmica” nella quale emergono inserti realmente originali come, ad esempio, un piccolo centrino che conferisce all’ opera un tocco di estrosità e personalità.
La pittrice riesce a trovare un perfetto equilibrio tra il rispetto della tradizione classica e la sperimentazione di tecniche moderne ed innovative, tra passato e presente che non entrano in conflitto ma, anzi, si intrecciano in modo armonico.
Le sue creazioni rivelano, inoltre, una sorprendente versatilità, la tendenza a muoversi con disinvoltura da uno stile all’ altro e anche dalla scelta di un soggetto ad uno completamente diverso, dal figurativo classico all’ astratto, fino a giungere allo spaziale.
Ciò rappresenta una forma di ricchezza della sua opera e mostra con quanta agilità la sua mente creativa possa spostarsi all’ interno di realtà e dimensioni anche molto diverse tra loro.
Le sue creazioni rivelano la sua approfondita conoscenza della rappresentazione pittorica, una conoscenza acquisita nel tempo grazie allo studio e in particolare alla ricerca e sperimentazione svolta presso il Laboratorio d’ arte “Giallo Ocra” (dal 2000 al 2010). Ha conseguito una specializzazione triennale post diploma in “Atelierista arti figurative e plastiche” nel 2005. Emerge la figura di un’ artista completa che si è dedicata con passione alla propria vocazione e che ha anche cercato di trasmettere le proprie conoscenze tramite l’ insegnamento, con la sua presenza presso la fondazione Maimeri, Corsi per il tempo libero LES di Milano e altri spazi artistici.
Finora le sue creazioni sono apparse in molte mostre personali e collettive e il nostro più sincero augurio è che in un futuro possano essercene molte, moltissime altre, che un simile ardore per l’ arte e tutto ciò che questa rappresenta possa giungere al cuore di chi, attratto dal fascino enigmatico delle immagini, si sofferma ad osservare.

Dott. ssa Leonarda Sabrina Martello

L’opera colpisce lo sguardo dello spettatore e lo invita a scoprirne il
significato simbolico, gli intimi segreti della rappresentazione.
Un quadro che racchiude nella sua apparente semplicità una grande
complessità, che nasconde in sé metafore dell’esistenza umana e riflessioni
profonde.
Il corpo inerte di una donna, immerso nell’acqua, sembra disciogliersi in
questo prezioso e misterioso elemento naturale che custodisce il sé il mistero
della vita.
L’acqua è vita, simbolo di rigenerazione, di rinascita e la donna appare come
un fragile essere che affida la propria anima all’universo.
La sua presenza è trasfigurata nell’opera, le forme si dissolvono, il colore
sbiadisce, tutto si dissolve …
La sua figura sembra quasi essere accompagnata dall’azzurro movimento
dell’acqua che, a volte, sembra quasi assumere anch’essa sembianze
umane, come se il “doppio” della donna, la sua anima scorresse accanto al
suo corpo terreno.
In tutto ciò emerge la grande profondità dell’opera e l’intensa emozione che la
ha generata.

Sabrina

Anima disciolta nell’universo

Eterea visione
fragile corpo
immerso tra le acque
piccola anima
che discende
nelle profondità dell’universo
pallido fiore
che si scioglie
nella pioggia e nel silenzio
nel nulla, eppure nel tutto
in un mondo intangibile
che custodisce in sé ogni elemento
ogni frammento della nostra esistenza

25/07/2011