Sonia Tonegato

BIOGRAFIA e CURRICULUM

Nata il 18/08/1976, originaria di Montecchio Maggiore (VI), attualmente vive e lavora a Brendola (VI).
Da anni partecipa a seminari e performance di pittura. Nel 2002 entra a far parte di ARCA (Associazione Ricerca Culturale Artistica) e nel 2003 inizia un itinerario di mostre personali e collettive e con i suoi dipinti su vetro incontra un sempre maggiore successo di pubblico e di critica. Fa parte dell’associazione culturale “Arte Castelli”.
Dipingere è, per me, esprimere ciò che ho dentro.
E’ un dono che mi è stato dato da Dio.
In questi anni ho raggiunto risultati che mai avrei pensato, per questo sono convinta che in questa dote artistica c’è la presenza dello Spirito di Dio che mi guida spesso su strade sconosciute ma entusiasmanti dove mi è chiesto di fidarmi e di affidarmi.
Spesso mi ispiro a icone bibliche che cerco di trasformare in immagini cromatiche dalle molteplici sfumature.
Dipingo dal 2000. Ho scelto questa tecnica mista su vetro (o forse è questa tecnica che ha scelto me) perché il vetro è trasparente e lascia passare la luce che illumina i colori con riflessi sempre nuovi.
La mia tecnica pittorica si caratterizza come una continua ricerca della luce (che in realtà è ricerca di Dio: “Dio è luce” leggiamo in 1Gv 1,5) ed è in parallelo con la mia interiorità e la mia vita spirituale: continua ricerca, continuo cammino, continua sperimentazione, continuo desiderio di andare oltre…

(Sonia Tonegato)

Ha esposto le sue opere a:
-Roma: Accademia Internazionale Sant’Agostino (2003);
-Schio (VI): partecipando alla mostra collettiva “Artisti per Bakhita” a favore del Centro di Formazione Professionale Femminile EL Obeid in Sudan (2004);
-Montecchio Maggiore (VI): presso l’Istituto Santa Maria Immacolata dei Padri Giuseppini (2005 e 2006);
-Portici di Monte Berico (VI): con il gruppo Beato Angelico (2005 e 2006);
-Madonna dei Prati di Brendola (VI) – (2005, 2007, 2008);
-Lerino di Torri di Quartesolo (VI) – (2006);
-Creazzo (VI) – (2008);
-Alte di Montecchio Maggiore (VI) – (2008);
-Vicenza (Palazzo delle opere sociali): “Artisti per l’arte Sacra” (in collaborazione con le manifestazioni del Festival Biblico) – (2009);
-Piacenza (La Spadarina) – (2011).

Premi e riconoscimenti:

– 2006: PRIMO PREMIO, per la categoria pittura, al concorso “Come Leonardo” a Colognola ai Colli (VR) con l’opera “Canto dell’anima”;
– 2007: TERZO PREMIO al CONCORSO NAZIONALE “Primavera a Montecchio Maggiore” (VI) con l’opera “Tramonto”;
– 2007: PRIMO PREMIO al CONCORSO NAZIONALE organizzato con il Patrocinio della Provincia di Pavia, alla memoria “Beghi Carlo” a Motta Visconti (MI) con l’opera “L’alba di un nuovo giorno”;
– 2007: riconoscimento internazionale “GRAN PREMIO ALLA CARRIERA”;
– 2011: “PREMIO DELLA CRITICA” al concorso internazionale “La Spadarina” – Esposizioni d’arte (di Rosario Scrivano), Piacenza.

Nel 2007 le sue opere vengono pubblicate nel catalogo d’arte “Il Quadrato”.
Nel 2008 le sue opere vengono catalogate nell’Archivio Monografico dell’Arte Italiana di Milano: www.arteitaliana.net

-2013: 1^ Classificata al 1° Premio della Critica (sezione Arte Sacra) conferito all’Accademico Benemerito dell’Arte Italiana.

Nel 2014 le sue opere vengono pubblicate all’interno, in copertina e in retro-copertina del catalogo per l’Arte Sacra dell’Accademia Santa Sara, con la recensione critica del Cavalier Flavio De Gregorio (presidente dell’Accademia Santa Sara).

– 2015: Attestato di qualità primaria con recensione critica di Fabio Bianchi a cura di “La Spadarina”, direttore Rosario Scrivano.

Collabora con la stampa cattolica locale “La voce dei Berici” realizzando soggetti sacri e immagini religiose.

Per lei hanno scritto: Etta Scotti, Barbara Mai, Andrea Navarin, Franco Zarantonello, Elisa Pilati, dott. Giorgio Falossi (storico e critico d’arte), Fabio Bianchi (a cura di “La Spadarina”).

OPERE

RECENSIONI

Archivio Monografico dell’Arte Italiana – giugno 2008

“L’artista Sonia Tonegato tramite una tecnica che risale al medioevo offre uno spettacolo incantato: la luce che attraversa un vetro colorato produce sensazioni magiche.
Tonegato realizza creazioni uniche di motivi tradizionali, religiosi, astratti, originali nel loro genere.
Crea dipinti e icone su vetro dai colori accesi che conferiscono una brillantezza particolare che desta emozioni, invita l’osservatore a lasciarsi guidare verso una nuova spiritualità.
Pittura animata da tensioni cosmiche in cui predominano forme astratte, geometriche che si intersecano a tasselli cromatici e scavano all’interno di una natura dinamica, interprete di un paesaggio astrattamente espressionista carico di significati racchiusi nelle pieghe cromatiche e luminose nate nell’animo dell’artista.
Sonia Tonegato è un’artista creatrice di sogni nati da una forte ispirazione divina.
La pittura dell’artista è in continua crescita di qualità estetica e di significati interiori.
Seguendo una tradizione romantico – verista Sonia Tonegato racconta se stessa, la sua fede e la natura che la circonda analizzando e mettendo in primo piano le bellezze naturali che ricordano l’immensità universale e divina.”

dott. Giorgio Falossi

“Una pittura che continua le esperienze dei grandi padri dell’Astrattismo: Klee, Mirò, Kandinskij con una aggiunta personalizzata di Sonia Tonegato che, nella sua spontaneità grafica e cromatica, regola lo spazio su un reticolo di segni che spesso sono bicolori, ma che si possono allargare, aumentare e intersecare in un susseguirsi di vibrazioni. E’ un flusso continuo, come uno scorrere di acque in un canale, non c’è profondità, né partenza. Si può invece immaginare l’arrivo quando tutto si getterà in un fiume o incontrerà il mare. Un processo creativo che è continuo, eterno, una trama che si ripete usufruendo dei due elementi sempre presenti nella nostra vita: spazio e tempo. E’ la memoria che raccoglie i momenti felici colti nella cronologia narrativa degli avvenimenti. E’ la coscienza che apre alle molte sensazioni che si accumulano nell’improvviso cromatico, rapide pennellate che annotano momenti di vita ben definiti.”

Etta Scotti

“ … Sonia si chiede da dove nasca la vita e con i suoi vetri “paesaggi della creazione” ci dona immagini in dissolvenza, nella continua ricerca del procedere o dell’annullare.
Il suo è un mondo di attese e di dubbi della “creazione”, i suoi paesaggi galleggiano fluttuanti, pronti a sparire spazzati via dal vento o da nuove “creazioni”.
Sono riflessioni e sensibilità narrative, emozioni e grandi sentimenti, supportati da una tecnica originale basata su valori tonali e monocromatismi …”

Flavio De Gregorio

“Il consueto approfondimento della ricerca al mistero, le eleganti sezioni concrete del dipinto realizzato dalla pittrice Tonegato Sonia, mostrano come l’Arte è il carattere di tutte le Civiltà. Anche in un mondo compromesso dal disorientamento, effetto della mancanza di Fede, l’Artista Sonia Tonegato, offre al riguardante le coordinate tecniche ma soprattutto la profondità emotiva dell’imitazione atta a far meglio delineare la presenza di Dio. Un mistero svelato e che rende tranquilli noi tutti, vigili nel sogno e nella sua metamorfosi che nei colori di Sonia si manifesta con gioia di vivere e riscontro con essa di valorizzarne le emblematiche risultanze estetiche, ricche di eleganti tonalismi a tratti conformi ai grandi maestri. Sonia Tonegato presta se stessa all’Arte e ai valori in essa contenuti e grazie ai quali, oggi, possiamo spiegarne le ragioni degli storici mutamenti con un percorso decorativo nella multiforme bellezza dei suoi dipinti”.

Fabio Bianchi
A cura di “La Spadarina” – Direttore : Rosario Scrivano

 Sonia Tonegato è artista singolare perché riesce a muoversi su due piani espressivi opposti ma, sub specie creatività, contigui. Da un lato spicca la sacralità dell’immagine: non una pittura di storia o di genere poiché utilizza tecniche sperimentali e innovative come il vetro. Piuttosto ribadisce la funzione demiurgica della pittura in un mondo sempre più insensibile ai richiami di qualsiasi confessione religiosa. Egualmente importanti le opere fortemente materiche, contraltare laico e profano della sua fertile inventività iconografica. Ma – come evidente nell’opera “Luci ed ombre” di un azzurro magico e quasi irreale – l’Informale non è neutralità anzi diventa religiosità primaria altrettanto ricca di spunti vitali sviluppati su altri piani.

Descrizione de “Il grande mosaico”

Per dare seguito e realizzazione alle parole profetiche “Qui verrà tanta gente”, il dipinto è volutamente un sentito omaggio al Beato Claudio Granzotto e alla sua profonda spiritualità francescana e mariana.
La Chiesa a forma di conchiglia a lui dedicata, il Cuore Immacolato di Maria a cui era molto devoto e il Tau francescano, molto amato dal Santo di Assisi e simbolo dell’ordine religioso a cui entrambi appartenevano, sono i segni che caratterizzano la personalità e la vita del nostro amato frate scultore e sono posti al centro di una grande croce luminosa e dorata, follia d’amore di Cristo che con il dono totale di sè redime, salva e ama l’uomo chiedendogli di mettere questo amore al centro e come fondamento della propria vita, come ha saputo ben fare il Beato Claudio.
Sullo sfondo, il profilo delle Piccole Dolomiti è una linea sottile di confine tra terra e cielo, materia e spirito, tra corpo e anima, finito e infinito, tra umano e divino, luogo privilegiato dove la creatura incontra il Suo Creatore e sentendosi abbracciata e amata da Lui ritrova la verità di se stessa: essere a immagine e somiglianza di Dio e tempio dello Spirito Santo, custode e testimone che in lei è stata posta una scintilla di eternità.